La festa è oggi alla sua quarta edizione ed è stata fortemente voluta dal premier indiano Narendra Modi che ha twittato nei giorni scorsi: "Lo yoga è un viaggio da “me stesso” a “noi”, assicura equilibrio e calma, favorisce la concentrazione e dona una forza immensa. All'approssimarsi della quarta edizione dello Yoga Day, incoraggio tutti nel mondo a far entrare lo yoga nella propria vita”.
La scelta di questo giorno è particolarmente appropriata in quanto il 21 giugno è chiamato Dakshinayana, cioè il passaggio alla seconda parte dell’anno e coincide con il solstizio d’estate. Sono cinquemila gli eventi con cui l’India celebra un avvenimento che colora le piazze principali. Ma non solo India. Aderiscono all’iniziativa più di 190 paesi tra cui Stati Uniti, Cina, Canada.
E sono più di 200 milioni gli appassionati nel mondo: 36 milioni in America (quasi 2 milioni sono bambini), 3 milioni in Gran Bretagna e più di 2 milioni in Italia.
In Italia YogaFestival ha organizzato un evento Yoga Day all'Arena Civica di Milano (oggi pomeriggio alle 17), mentre a Roma, in ricordo del maestro indiano B.K.S. Iyengar, i praticanti si incontreranno a piazza del Campidoglio dalle ore 18.
Lo yoga è un dono della tradizione indiana, riconosciuto per i suoi benefici fisici, psicologici e spirituali come già approfondito in un precedente
articolo.
Lo yoga stimola la concentrazione, l’intelligenza emotiva e l’empatia: ci aiuta a essere più sereni e focalizzati sul “qui e ora” invece di essere costantemente proiettati verso altri momenti o altri luoghi.
Lo si può praticare ovunque, anche all'aperto, per trovare la connessione con se stessi, con gli altri e con la natura. È adatto a tutti: adulti e bambini.
Ufficialmente riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio immateriale dell'Umanità.